Il 45% dei consumatori preferisce consumare alcolici premium tra le mura domestiche: fonte un report statunitense recentissimo. E poi ricordate nei film americani degli anni Sessanta l’angolo bar che faceva bella mostra di sé nelle case più cool. Ebbene ritorna anche l’”home bar”: un intervistato su 3 ha dichiarato di volerne assolutamente uno. Ma i cocktail? Per fare bella figura meglio affidarsi ai maestri, anche senza avere a disposizione tutti i ferri (o i cristalli) del mestiere. Gli esperti drinksetter di Anthology by Mavolo propongono una guida pratica per principianti (o per chi vuole migliorarsi) con 10 semplici consigli per preparare 5 drink fai-da-te e festeggiare l’Happy Hour Day in compagnia.
Come ogni anno il 12 novembre si festeggia l’Happy Hour Day, giornata che celebra in tutto il mondo un rito sociale molto amato dagli italiani. L’abitudine dell’ora felice arriva dagli Stati Uniti, dove è diventato un rito, un pezzo d’immaginario e un topos narrativo. In Italia la tradizione dell’aperitivo è la tradizione che più si avvicina a quella dell’Happy Hour. Le prime menzioni del termine, di fine Ottocento, riguardano il cosiddetto Happy Hour Social Club, che organizzava ricchi banchetti in occasione delle feste. L’Happy Hour diventa poi uno strumento di propaganda per il movimento femminista, che rivendicava, tra i diritti fondamentali per le donne, anche la possibilità di entrare nei saloon. Da lì, l’usanza si trasferisce, negli anni ‘20 del Novecento, a bordo delle navi della Marina Militare degli Stati Uniti, rappresentando un momento di svago per marinai e ufficiali. La locuzione è stata in seguito adoperata durante il proibizionismo per indicare il momento della giornata durante il quale le persone, prima della cena, andavano a consumare bevande alcoliche negli iconici e illegali speakeasy. Dagli Anni ’60 l’Happy Hour si è andato affermando come un rito di convivialità e condivisione, dentro e fuori casa. La pandemia, poi, ha imposto e favorito l’home bartending, diventato in breve un trend mondiale. Secondo un report di Beverage Daily, “staying in is the new going out” per un americano su 4, col 45% degli intervistati che ha riferito di preferire il consumo di prodotti premium a casa, rispetto a bar e ristoranti (34%). Essere costretti in casa ha moltiplicato le vocazioni di barman improvvisati e volenterosi, illuminati dalla nostalgia del bancone e spinti dalla nostalgia per i propri cocktail prediletti. Quando la casa ha riaperto la sua porta a ospiti ed amici la piacevole consuetudine di preparare un aperitivo prima di cena o un cocktail after dinner è rimasta.
Ora che sapete perché festeggiare, è il momento di sapere come organizzare un happy hour a casa vostra trasformando un impegno stressante in un’esperienza divertente e creativa. “Con prodotti di qualità e i consigli giusti, tutti possono diventare barman per una sera. La chiave è l'entusiasmo per l'arte del bartending casalingo”, commenta Alessia Bigolin, drinksetter di Anthology by Mavolo (mavolo.it). Ecco dunque i 10 segreti dell’esperta per fare pratica e sorprendere amici e parenti in questo Happy Hour Day:
Ecco infine i 5 cocktail perfetti da preparare e gustare tra le mura domestiche secondo la drinksetter di Anthology by Mavolo (mavolo.it) Alessia Bigolin:
4 cl di gin Mayfair Six Pm
15 cl di pink grapefruit Le Tribute
In un bicchiere alto, pieno di ghiaccio, versare 4 cl di gin e colmare con la soda, mescolare delicatamente. Guarnire con una fetta di pompelmo rosa e a piacere qualche foglia di rosmarino.
Consiglio: per chi non avesse un misurino graduato o un jigger può dosare con un piccolo bicchiere da liquore o riempiendo di gin mezza tazzina da caffè.
5 cl di Arrangé Mango Passion Damoiseau
4 cl di succo di lime fresco
Versare gli ingredienti in uno shaker, agitare con ghiaccio, e servire in un bicchiere raffreddato.
Consiglio: per avere bicchieri ben ghiacciati, basterà metterli nel freezer un paio d’ore prima dell’utilizzo.
5 cl di gin Amuerte Coca Leaf Black
4 cl di succo di limone
1 cucchiaio da cucina di miele liquido
Versare prima il gin, poi il miele, il succo di limone ed infine il ghiaccio. Shakerare energicamente, versare in un bicchiere, guarnire con una rondella di zenzero.
Consiglio: il miele che facilmente troverete sul fondo delle vostre dispense lo potete anche sostituire con sciroppo d’acero o d’agave.
4 cl di whisky M&H Classic
2 cl di liquore al chinotto e coriandolo Dennis Zoppi
Versate gli ingredienti in un mixing glass, (o a casa in un bicchiere capiente) pieno di ghiaccio, girare con uno bar spoon o la bacchetta cinese dell’ultimo delivery, fino a completo raffreddamento, filtrate in una coppetta ghiacciata (basteranno alcune ore in congelatore), e aggiungete un pizzico di cannella o noce moscata per un tocco speziato.
Consiglio: profumate il bicchiere con una buccia d’arancia passata sul bordo del bicchiere per un effetto WOW!
2 cl di vermut Not Another Vermouth
10 cl di ginger ale Le Tribute
Versare il vermut nel bicchiere pieno di ghiaccio, colmare con il ginger ale, guarnire con:
1 fetta di limone
1 fetta d’arancia
1 ciuffo di menta
1 rondella di cetriolo
1 ciliegia al maraschino
Consiglio: se avete altra frutta a disposizione sperimentate i nuovi sapori, una piccola costa di sedano con cui girare anche il cocktail potrebbe sorprendervi.
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